La città di Mestre è cresciuta a dismisura nel Novecento - da 10.000 a 200.000 residenti - investita da almeno tre ondate migratorie: i veneziani, i meridionali, i contadini. Mentre ciò accadeva gli interventi della Pubblica Amministrazione avevano difficoltà a fornire servizi adeguati, dalla scuola alla sanità, dalla casa alla cultura. Tra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni novanta i cittadini di Mestre, e di tutta la terraferma, proprio per fronteggiare la carenza di offerta culturale da parte delle istituzioni, hanno promosso un proprio programma culturale effervescente, con alcune eccellenze a livello nazionale.
Verifica 8+1 per longevità e qualità è uno degli esempi più importanti: dalla primavera del 1978 al 2008 Verifica 8+1 ha prodotto oltre 250 esposizioni fra collettive e personali, dotandosi di una cospicua collezione che ammonta a circa 450 opere.
L'Amministrazione comunale, a seguito della donazione delle opere e dell'archivio fatta dopo lo scioglimento, nel 2009, di Verifica 8+1, si è impegnata nella conservazione e nella valorizzazione di un patrimonio documentale variegato (opere d'arte, fotografie, documenti) di indubbio interesse. Nella politica di valorizzazione intrapresa, dopo la mostra svoltasi al Centro Culturale Candiani, all'inizio del 2010, dal titolo EXPERIMENTA - Autogestione e sperimentazione artistica: il caso Verifica 8+1, si è deciso di rendere fruibile on-line parte del materiale attraverso l'Archivio della Comunicazione, il servizio dell'Amministrazione preposto "alla diffusione centralizzata delle informazioni derivanti dalla catalogazione/archiviazione di documenti multimediali del Comune di Venezia". Un lavoro in progress che si arricchirà di specifici saggi e di nuovi documenti consultabili on-line e di strumenti di ricerca (inventario del fondo), per rendere lo stesso facilmente consultabile agli studiosi e a tutti i cittadini.