Descrizione del bene |
Intervista di memoria orale a Gabriele Salvadori, atleta e allenatore del nuoto veneziano, relativa alle vicende del nuoto a Venezia. Nasce nel 1949 , figlio del campione e allenatore di nuoto Giorgio Salvadori, ci racconta alcune vicissitudini e storie famigliari. Il padre, di religione ebraica, riuscì sotto falso nome a gareggiare anche durante il periodo fascista e, talvolta, pur vincendo veniva squalificato dalla giuria con diversi stratagemmi. Per la famiglia Salvadori il nuoto era tutto, fino al punto che:questo sport riuscì a dare un senso alla loro esistenza. Il primo approccio al nuoto Gabriele avviene alla Piscina Passoni dove l'allenatore, senza tanta delicatezza, lo spinge in acqua e lo costringe poi a stare aggrappato ad una rete sbattendo le gambe per ore in modo da imparare il galleggiamento ed irrobustirsi gli arti. La prima gara non ufficiale cui partecipa si svolge nel 1955 con degli avversari eterogenei tra i quali Riccardo Calimani, scrittore di professione, e un certo Torta, noto alla cronaca per essere stato protagonista da adulto, a Venezia, di un triste episodio di cronaca nera.
La prima gara vera ufficiale fu nel 1957 ed il suo antagonista fu un certo Giallombardo, detto “Tarzan”, quindi già dal soprannome si possono capire le difficoltà atletiche incontrate da Gabriele nell'affrontare quell'avversario.
Altre manifestazioni lo videro protagonista, tra le quali la Coppa Bruno Piazza e tutte quelle manifestazioni che si svolgevano allora tra le sei società natatorie sparse nel territorio veneto. Anche Gabriele Salvadori, poi trasferitosi presso la piscina CONI a Mestre, come per molti altri atleti, il ricordo dell'ambiente attorno al mondo della piscina é nostalgico e magica era l'atmosfera e tutto quello che vi si svolgeva attorno, dai momenti sportivi ai pranzi con le famiglie ed altro ancora. Gli allenamenti diretti da “Cianci” Veclani si svolgevano solo d'estate perché essendo scoperta la piscina, questo era l'unico periodo di frequentazione e, puntualmente, con l'arrivo dell'inverno il sogno svaniva, si riponeva il tutto e si aspettava nuovamente l'arrivo dell'estate successiva. La storia della piscina di Mestre per Gabriele ebbe vicende alterne, dalla Mestrina Nuoto egli si staccò per andare a fondare la Serenissima Nuoto in via Calabria a Chirignago. Da lì si trasferì poi a Conegliano fondando la società e la piscina “Rana Azzurra” dove insegna tuttora e la dirige. Gabriele nell'intervista si definisce “un factotum a disposizione dello sport”. |