Descrizione del bene |
Intervista di memoria orale a Giuseppe Sarti, atleta del nuoto veneziano, relativa alle vicende del nuoto a Venezia. Giuseppe Sarti, figlio di un generale degli alpini, nasce nel 1946 e muove i primi passi in campo natatorio quando, adolescente, suo padre, che fu tra i fondatori della piscina di Mestre, lo conduce a Venezia alla piscina del Dopo Lavoro Ferroviario per impratichirsi nell'attività nanatoria. Qui trova “Nane de Pità” il quale, senza indugi, lo spinge brutalmente in acqua. A questo punto Giuseppe capisce una cosa fondamentale, e cioé che: “o impari o muori annegato”. Le esperienze successive avvengono a Mestre dove incontra Veclani detto “Cianci”il quale, con altri metodi, lo induce a scendere in acqua e lo esorta a fargli una dimostrazione di nuoto. In poco tempo gareggerà come juniores nei 25 metri vincendo subito, continuerà a farlo molte altre volte sia nei 25 che nei 50 metri, grazie alla sua struttura corporea che gli dava una buon galleggiamento. A quel tempo in Veneto erano poche le piscine e scarse erano pertanto le occasioni per impratichirsi; allora tutti i ragazzi che frequentavano quell'ambiente erano spaesati. Nonostante tutto però non c'erano rivalità tra loro e la piscina si poteva paragonare tutto sommato ad una famiglia allargata. Oltre che dai nuotatori, la piscina era frequentata anche dai pallanuotisti i quali erano considerati “la punta di diamante” della struttura e, dal punto di vista atletico/sportivo, inarrivabili per i giovani nuotatori. Tra i suoi ricordi Sarti cita Renato de Sanzuanne, pallanuotista di fama internazionale, visto dai più piccoli come un vero mito vivente. A quel tempo la piscina si identificava con l'estate e pertanto quando arrivava maggio, con l'acqua a 17 gradi, felicemente ci si buttava senza timore, pronti ad una nuova avventura. Tra le gare che videro Giuseppe Sarti protagonista ci fu l'importante Coppa Scarioni vinta sul forte atleta Giorgio Fedina a causa di un curioso incidente: la perdita del costume da parte di qest'ultimo. Anche la gara sostenuta a Vicenza sui 200 stile libero, col quale raggiunse il primato regionale, viene ricordata con piacere soprattutto quando , visto l'ottimo risultato, l'allenatore Veclani si gettò in acqua vestito per abbracciarlo. L'appartenenza al nuoto puro durò due o tre anni in quanto i risultati e le vittorie venivano meno, aumentavano le sconfitte con gli altri atleti e questo era dovuto al fatto che quest'ultimi provenendo da piscine coperte potevano allenarsi tutto l'anno, mentre i mestrini avevano nelle gambe solo la preparazione estiva. Negli anni a venire ci fu un passaggio alla pallanuoto dove formò con Gabriele Salvadori, Cecchinato e molti altri una squadra propria che iniziò a gareggiare nel campionato di serie C, serie paragonata ad una specie di limbo che accoglieva atleti alla fine della loro carriera. Sarti passerà infine dalla piscina alla poltrona, diventando consigliere della Mestrina Nuoto, mettendo la sua esperienza al servizio della struttura. |